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In tralice

Sguardi in tralice, stampati sul grande formato (cm 145x110).

Quando, nel febbraio 2014, fui chiamato a fare il “ritrattista per una notte“, mi resi conto che avevo bisogno, per lasciare un segno, di mettermi in un atteggiamento “rischioso“, diverso da quello facile - e tanto in voga - del ritratto spontaneo.
Il committente voleva ritratti scultorei, tridimensionali, ispirati ad Antonello da Messina, il sommo artista a cui la Notte della Cultura 2014 era dedicata. Niente grana, niente mosso, niente immagini soft, ma limpidi sguardi, iconici, totalmente comprensibili non soltanto a quanti Antonello l'hanno assaporato da vicino, dove chi è ritratto non è costretto ad essere "simpatico". Un bel sollievo, e una sfida tra “Forma e Colore“.

Il risultato? 84 ritratti di 84 sconosciti, in fila, pazientemente.

«Ma il problema non è la somiglianza, non è il dettaglio. Questa sono io.
Per voi che mi guardate, per chi mi conosce, la somiglianza è sorprendente, la precisione del dettaglio tremendamente oggettiva, ma per me, che mi specchio totalmente, è terribile.
Ci rinuncio, sono io».

[Giovane donna]

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